Carissimi tutti nel Signore,
questo Messaggio alla Città, che oggi viene consegnato e diffuso, non vi coglie di sorpresa. Maturato, annunciato e previsto a seguito alla coinvolgente Visita Pastorale, che ci ha visto uniti in diversi momenti di preghiera, di riflessione e di confronto, è nato dalla responsabilità e dal desiderio di voler contribuire per il conseguimento, stabile e duraturo, del bene comune, scopo primo ed ultimo delle elezioni comunali del 26 maggio p.v. nella nostra Città.
Gioia Tauro non può, non deve continuare a trascinarsi stancamente con un diffuso senso di sfiducia che, invece, occorre abbandonare in modo deciso e definitivo. Non è più rinviabile un sussulto di ripresa della dignità personale e del giusto rapporto nel reciproco rispetto. Ci sta esclusivamente a cuore il progresso autentico della Comunità e ciò esclude in partenza preferenze di persone, di partiti e di aggregazioni.
La politica, prima che pratica di coloro che vi si dedicano o consacrano per passione – e non può che essere disinteressata – è impegno personale di cittadinanza. Un cattolico, credente e praticante, deve avvertirne la responsabilità, senza regalarla, delegarla o scaricarla ad altri in modo passivo, se gli premono le sorti dei luoghi dove abita e svolge la sua vita quotidiana. Il bene-stare parte dal bene-essere, cioè dalla ricerca dell’armonia in sé stessi da accordare con quella degli altri.
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